Ma ciò non impedisce il bere un gotto di gragnano.
Il santese accettò e don Gabriele disse:
- Ora parlate: che vuole il vostro parroco? scommetto che l'indovino.
- Non è cosa difficile, rispose il santese e ve lo spippolo in una parola: ha bisogno di queste stanze fra due giorni, pel successore di quella buona anima di don Noè, che Dio abbia in gloria.
- Proprio questo, disse don Gabriele. E non gli occorre altro?
- Non m'ha detto altro pel momento.
- Bevete un altro bicchiere e andatevene con Dio. Vi porterò la risposta domani, continuò don Gabriele.
- Ve la do io subito, interruppe Bruto. L'alloggio sarà sgombrato domani.
Il santese s'inchinò e uscì.
- Avete tanta premura? chiese don Gabriele a Bruto.
- Non sarei restato qui un'ora di più se....
E i suoi occhi, che si volsero involontariamente verso la finestra, compirono la frase per don Gabriele. Tartaruga mangiava e pregava senza accorgersi di nulla.
- Io non ho null'altro che la persona a portar via di qui. Tutto quello che si trova è per Tartaruga.
A queste parole, che ben comprese, Tartaruga scoppiò in singhiozzi e la forchetta le cadde di mano.
- Mi scacciate! sclamò; che cosa ho fatto di male, dunque?
- Vi cercherò una stanza, che pagherò io, disse Bruto. Le masserizie, qualche risparmio lasciato dallo zio, vi aiuteranno a vivere per alcune settimane. I primi bezzi, che guadagnerò, li divideremo.
Tartaruga si alzò da tavola, sempre piangendo, prese una forbice e senza pronunziare una parola, si mise a scucire in furia il pagliericcio di don Noè. Cercò con attenzione in mezzo infra le foglie secche di granturco; poi, non trovando nulla, uscì da un altro lato.
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