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      Se questa moglie è una donna superiore, se ama suo marito, ella interessasi a questa creazione quotidiana; invita suo marito a presentargliela, l'incita a parlare - accelerando così la procreazione. Ella l'aiuta dei suoi consigli - spessissimo eccellenti - Gli comunica le sue impressioni e le sue idee, non raramente giuste.
      Una donna leggiera, una donna egoista, che vive in sè e per altrui, annoiasi dei vaneggiamenti, dell'idealismo di suo marito - se tuttavolta non ne diviene gelosa e se n'offende. Ella trovasi negletta. - Ella vede delle rivali nelle visioni di lui.
      L'uomo di lettere, inoltre, à spesso dei doveri sociali, cui non può fare partecipare a sua moglie. Egli bazzica talvolta una compagnia ove una madre di famiglia si troverebbe fuori posto.
      Sergio, capitano nella stampa quotidiana, lasciava dunque Regina assai soventi soletta, per delle lunghe sere, dopo aver passato tutto un giorno nel suo studio.
      Egli vedevala per un istante all'ora dell'asciolvere; poi rientrando, ad un'ora del mattino, e' sedeva alle sponde del letto di Regina e chiacchierava con lei fino alle tre.
      Egli era obbligato a desinare in città parecchie volte nella settimana. Lo si sapeva uomo di spirito, ed i suoi protettori lo servivano come un hors d'oeuvre ai loro commensali.
      Quando era ben stanco, addormentavasi a fianco di sua moglie. Ma alle 8 del mattino, il galeotto ripigliava la sua catena - e via!
     
      Regina aveva conosciuto Sergio nei libri scritti da lui, e nel mondo. Ella aveva per conseguenza conosciuto la maschera - direi meglio l'attore - Ed erasi invaghita di lui come un'educanda - avvegnachè la fosse di già bene sveglia e bene allerta.


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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





Regina Regina Sergio