Ma di chi colpa se tu non ài ad indirizzarti ad un uomo di scudi?
- Dottore, non torniamo più su codesto. È un fatto compiuto.
- Allora vieni al ballo con la stessa toilette d'altra volta.
- Le donne si burleranno di me. Direbbero che dormo con essa.
- Allora, resta a casa.
- Mi vi annoio.
- E dire - sclamò il dottore quasi parlasse a sè solo - che con la metà dello ingegno che il marito di costei sciupa in frascherie fantastiche, in combinazioni fittizie, e' potrebbe, applicandolo a cose reali e serie, navigar sull'oro!
- Applicato a che mo', se vi piace, amico mio? A delle combinazioni di Borsa? Ad inventare un cappello meno ridicolo per gli uomini? un rimedio contro la malattia delle patate? un'assicurazione contro l'infedeltà dei mariti?
- Che pensi tu di quei piccoli bellimbusti che ti farfallavano intorno al ballo dell'ambasciata?
- Mah! che ve n'ànno dei dannatamente sciocchi e vani.
- E pertanto, ecco lì il vivaio degli uomini che avranno un giorno la fortuna degli Stati di Europa nelle loro mani.
- Compiango l'Europa, allora.
- Tuo marito, al paragone di quei fantocci lì, sarebbe un'aquila.
- Lo credo bene! E' ne fabbrica e demolisce, di uomini di Stato.
- Se egli volesse entrare nella diplomazia.
- Oh! per esempio!
- E perchè no?
- Perchè. Ciò sarebbe come un proporre a Scheffer di dipingere insegne per i mercanti di vino.
- Capisco. I gonzi del suo partito l'addimanderebbero apostata - quasi che il mondo fosse popolato di altre bestie che di codeste! Chi non è apostata di qualche cosa?
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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano 1876
pagine 440 |
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Borsa Stati Europa Europa Stato Scheffer
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