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      Capì dessa l'amante nella proposizione del diplomatico?
      Nol sappiamo. Ma che cosa una donna non comprende dessa?
      In ogni modo, si separarono a punto per non fissare l'attenzione. E come la conversazione era stata interrotta espressamente sur un capitolo curioso - e Regina era curiosissima - ella si lasciò sfuggire dalla labbra:
      - A domani.
      Il principe susurrò qualche parola al dottore.
      Questi dette le sue istruzioni alla nipote.
     
     
     
      XII.
     
      Oh! i consigli, i consigli!
     
      Erasi in carnevale.
      Il ballo del ministro aveva avuto luogo il lunedì. Il giovedì, Sergio riceveva questo viglietto:
      Sabato, all'una del mattino, al Foyer dell'Opéra, seguite il domino a faveur rosa che vi toccherà la spalla. Trattasi del vostro onor di marito.
      Sergio lasciò scappar lentamente un buffo di fumo azzurro dal suo sigaretto, e sclamò gittando il viglietto su i tizzoni:
      - Sempre e poi sempre delle infamie anonime!
      Il viglietto cadde in un angolo del caminetto e si bruciò a metà.
      - Ma, mi pare riconoscere quella scrittura - mormorò Sergio tirando dal fuoco la metà del foglietto.
      Non ne restavano che due motti: "domino a faveur rosa" ed "onor di marito."
      Sergio esaminò attentamente quella scritta, poi disse:
      - M'ero ingannato. È la scrittura di un uomo - scrittura cattiva, ma a sangue freddo; penna pesante; spirito distratto. Si direbbe che l'è una copia. Al diavolo allora!
      E rigettò la carta nel fuoco. La fiamma l'assorbì: essa si annerì da prima, poi delle scintille vivide vi serpeggiarono, si accasciò, si ridusse in cenere grigia.


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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





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