Pagina (312/440)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tu non ài dunque nulla a dirmi? Tu non eri, pertanto, mica troppo goffo da abate. Quei mustacchi ti danno l'aria di un caporale in gazzurra.
      - Dio mio, che vuoi tu? Son venuto perchè ò sognato che tuo marito era infedele; che aveva una ganza adorabilmente bella, abbominevolmente perversa; che tu lo sapevi; che tu eri infelice; che tu avevi forse bisogno di consiglio, di protezione, di vendicatore... E che so io, Vitaliana? Tu non ài che una parola a dire... Veggo che è un sogno, ma desso mi perseguita... L'è forse l'abitudine... L'è quella inqualificabile educazione di seminarista, in cui non si presenta agli occhi di quei tapini che delle immagini di donne - S. Ginevrina, S. Filomena, S. Tecla, S. Pantofola, la Vergine Immacolata, la Vergine col Bambino, la Vergine col vecchio marito... e sempre delle donne e delle vergini! A sedici anni, si sogna, si sogna di tutta quella roba. La s'incarna meglio che le stupide immagini del libro di divozioni; vi si mette su la tale fanciulla, la giovane sorella, la giovane cugina che si è vista alle vacanze, che si è incontrata al passeggio... ed alla grazia di Dio! Oh, sì, Vitaliana, io ti ò ben messa in discordie con la Vergine Maria, vah! Io non l'ò adorata e pregata giammai che sotto le tue forme. Io non so se ella debba esserne lusingata o uggiata... Ed ecco perchè... Ma di che parlavamo noi dunque? Ch'era bello - n'è vero, Vitaliana? - quel tempo di nostra infanzia! Quanti progetti! quante tenerezze! quale avvenire di porpora e di oro ai lembi dell'orizzonte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





Vitaliana S. Ginevrina S. Filomena S. Tecla S. Pantofola Vergine Immacolata Vergine Bambino Vergine Dio Vitaliana Vergine Maria Vitaliana