Perocchè, per lo innanzi, il dottore veniva ad annasare le notizie e giuocava solo, ora giuocano insieme.
- Questa perdita sarebbe quindi ad aggiunger al debito di 150,000 franchi. Ma, a proposito: ài tu guardato per le carte cui avevo detto di scovrire?
- Pena perduta, madama. Io, ò frugato dappertutto ove ò potuto - anche nel suo scrittoio particolare. Non ò avuto il tempo di leggere tutte quelle cartacce - di cui una parte è anche in cifra. Ma il colpo d'occhio che vi ò gettato non mi à nulla fatto scovrire che si riferisca al matrimonio del re Taddeo IX. Tutti quelli scritti sono zeppi di maldicenza contro la Corte, il governo, i ministri della Francia; di esecrazione contro la stampa libera, e di diatribe contro i rivoluzionari di Parigi e di Londra - i quali, sia detto in passando, si spiano a chi meglio meglio, reciprocamente. Ecco tutto.
- Credi tu avere rimuginato dovunque?
- Sì - eccetto un piccolo mobile che è a capo del suo letto, che à una toppa a secreto, conosciuto dalla duchessa sola forse, ed ove il duca chiude i suoi crachats, i suoi danari, e tutto ciò che à di prezioso. In passato, le gioie della duchessa erano anche conservate lì; poi, ella le confidò a Maria e le conserva nel suo appartamento...
Augusta riassumeva queste conversazioni col suo ex-intendente e le comunicava al principe di Lavandall.
Dal lato suo, Morella scriveva a Sergio di Linsac dei vigliettini come questi qui:
Avvisate se volete: il mio malato à la vita dura.
M.
- Martedì.
Giovedì. - Una goliera di 7000 fr.
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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano 1876
pagine 440 |
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