Pagina (343/440)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dugento mila franchi di debito non sono poi così mica soldi che voi vi piacciate a ribassarli. Ma infine, se quelle carte ànno nel grembo dei milioni, perchè non le obblighereste voi ad espettorarli?
      - Perchè chi deve espettorarli - poichè espettorazione vi à - non è in misura di ciò fare. Quelle carte interessano la regina Bianca e suo cognato, il principe di Tebe. La regina non può nulla in questo momento. Il principe è più povero di noi. La regina non può al presente comperar quelle carte. Il principe ne darebbe un boccon di pane - perchè gli è tutto ciò ch'e' possiede. Fra un anno o due, quei documenti saranno una miniera. I gallioni arrivano alla morte di Taddeo IX.
      - Allora, bisogna liquidare ed aspettare.
      - Si liquida pagando. Avete voi un mezzo per pagare?
      - No. A meno che...
      - A meno che? - obiettò il duca.
      Il dottore si alzò per partire borbottando:
      - No: voi nol fareste. Ciò sarebbe assurdo.
      - Ma infine, che cosa - dimandò il duca.
      - Che cosa? - ripetè il dottore lentamente, camminando verso l'uscio.
      - Dite dunque?
      - Ebbene, - sclamò il dottore, volgendo il bottone della porta...
      Tob, che aveva ascoltato questa conversazione alla toppa, dovè allontanarsi e non udì le ultime parole.
      Vide partire il dottore, ed il suo padrone, restato sulla soglia come pietrificato, accompagnarlo d'uno sguardo senza vista, gli occhi sbarrati o smarriti.
      Quando il duca ebbe richiusa la porta, Tob ritornò al suo osservatorio. Tenne il suo occhio incollato al buco della toppa un'ora al meno. Poi rinculò come sbigottito, allampanato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





Bianca Tebe Taddeo IX Tob