Pagina (344/440)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si fregò gli occhi, dubitando quasi di avere ben visto. Ritornò al posto, guardò ancora, sembrò turbatissimo... e corse fuggendo da madama Thibault.
      Qualche minuto dopo, questa mandava il suo lacchè di sala al principe di Lavandall con una lettera urgentissima.
      Leggendo quella lettera, il principe trasalì sulla sedia. Un lampo strano traversò la sua figura. Si riassise. Appoggiò la sua fronte alle sue mani per riflettere con più comodo.
      Qualche minuto di poi, e' parve aver presa una decisione, perchè scrisse due lettere a due suoi amici, il conte di Kormoff ed il principe di Storkine.
      Forse pure li invitava alla sua festa - e niente altro che questo!
     
      Alle dieci della sera, Vitaliana era di già pronta. Sembrava felice - bianca, bella come un angelo che presenta a Dio un'anima cui à salvata! Pensava ella forse che a quella festa rivedrebbe Adriano, il quale, dopo la sua confessione ed il suo bacio, non aveva più dato segno di vita?
      Il duca di Balbek, lui, era orribilmente pallido e sembrava annientato, come uomo che marcia al patibolo.
      La sua ora era suonata. Egli l'aveva udita suonare come i rintocchi di funerale.
     
     
     
      XII.
     
      Il colpo di grazia.
     
      Le feste del principe di Lavandall erano le più ricercate di Parigi, a causa della scelta squisita dei suoi invitati, la ricchezza e sopratutto l'eleganza che vi regnavano. I balli delle Tuileries erano deserti, se coincidevano con quelli del principe. L'aristocrazia del Faubourg, che non andava dal re, si pigiava nei saloni del diplomatico russo. Se si parlava di una bella dama, questa quistione inevitabile era posta: - È dessa una delle fate dell'hôtel di Lavandall?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





Thibault Lavandall Kormoff Storkine Vitaliana Dio Adriano Balbek Lavandall Parigi Tuileries Faubourg Lavandall