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      Lord Warland sembrò straordinariamente rapito di trovare quell'incantevole duchessa che gli rispondeva nella sola lingua conosciuta da lui, o, piuttosto, che egli osasse parlare. Si lanciò allora a tutto galoppo nella conversazione, cui milord ci permetterà di tradurre in italiano - in italiano, così infelice per la conversazione! - Scusatemi, signora, se l'è una indiscrezione. Siete voi nata in Francia o in Inghilterra? - In Francia, milord, a Parigi stessa, a tre numeri da questo hôtel. - Allora, madama, o io sono forzato a credere alla metempsicosi, ovvero voi avete smarrita la via venendo dalcielo. - Come ciò, milord? - Eh! Dio vi aveva inviata dall'altro lato della Manica, Il raggio di sole che vi portava vi trasbordò sul suolo di Francia. - Come io non posso supporvi capace di commettere dei concettini, debbo protestare, milord, contro il vostro invadimento britannico. Guardate dunque intorno a voi. - Sì: l'è pieno di bellezze europee. Voi... voi siete una transfuga dal cielo - o dal mio paese. - Voi credete dunque, milord, che le bellezze europee sono una mercanzia di scarto, cui Dio lascia cadere sul continente, riserbando per l'Isola la prima scelta - assolutamente come voi fate per i vostri prodotti dell'India? - Sensate, madama. Io aveva sempre creduto che il fiore valesse meno del diamante. Voi venite stassera a confondere i diamanti e li umiliate col fiore. Ecco ciò che è la mercanzia di scarto e di prima scelta! - Decisamente, milord, voi nascondete un poeta sotto la pelle di un gran signore.


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I suicidi di Parigi
Romanzo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Sonzogno Milano
1876 pagine 440

   





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