Hor nel primo libro, o sia nel primo dialogo, dimostra come il Demonio malegno fece forza per insino dalli tempi antichi d'ingannare l'huomini con diversi modi, e quivi descrive tutti quelli maladetti modi che hora usano questi sciagurati huomini di questa iscommunicata compagnia chiamata del Giuoco della Donna, esser suto fatti anticamente, ma in diversi tempi. Il perché con molto studio, ritrova li cerchii, li unguenti, le resposte havute dalli Demonii, e li ragionamenti e la familiarità grande havuta insieme con essi, li viaggi per aria fatti da luogo a luogo, le trasmutationi, cioè che faceva apparere il Demonio fussero cangiati l'huomini in animali sanza ragione, et anchora in uccelli, e così dimostra tutte l'altri illusioni et imaginationi, che hora vi fa apparere in questo diabolico giuoco, esser stato fatte in quelli antichi tempi, e così tutte l'altre osservationi. Dipoi, nel secondo dialogo, fa parlar la Strega e raccontare tutto quello fanno nel Giuoco a punto per punto, e così le scrive intieramente come ho anche io udito colle mia orecchie. Ma egli è ben vero, che esso Illustre Signore, dove pare vi sia qualche dubitatione curiosa, la muove con gran delettatione delli spiriti gentili et anchor la chiarisce. E nel terzo dialogo anche risponde a molti dubbii nel prencipio; e poi, dopo molte interrogationi fatte alla perversa Strega, conduce con tanto ordine quelle cose, che ha narrato nel primo dialogo, de quelle favole dell'antichi e de quelle illusioni del Demonio, al proposito del scelerato Giuoco della Donna e della malvagia Strega, dipoi che l'ha fatte narrare ad essa ria femmina, e così dimostra esser vero, e non favole, quello che se dice di essa iniqua compagnia, e non solamente con il testimonio di essa Strega, ma con più testimonii.
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