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      Il perché pigliavono li demonii varie e diverse figure alcuna volta delle Dee, che erano volgate, altre volte se formaveno in effigia delle terrestre Nymphe, e sovente rapresentaveno le figure delle Dee marine. E perché era creduto che se nascondessino con il suo ingegno sotto le unde dell'acqua, acciò puotessino esser vedute et più fortemente abbruggiare li cuori delli miseri e ciechi huomeni, stavano appo delli profondi luoghi dell'acqua dove di continuo per il rivoltare di quella, ivi si ritrova la candida spuma, et ivi pareva fussero appo delle nodrici, dove erano nudrigate da quelle. Anchora apparevano colle imagini finte di nuvoli, sì come favolescamente raccontano apparesse Giunone ad Issione, de cui fingono nascessi il supposititio Centauro. Così fingono di costui, cioè che Issione per pietà di Giove fussi trasferito ne cieli, e fussi fatto secretario di quello, et per questo ufficio, havessi ardire di tentare Giunone del stupro, la quale lamentandosi con Giove, vi mandò ad Issione una nuvola a similitudine di Giunone, con la quale giacendo Issione e credendosi di pigliare amorosi piaceri con Giunone ne ebbe li Centauri. Altri demonii apparecchiaveno prestigii, cioè false demostrationi, illusioni, et incantationi, colle quali ingannavano le genti e popoli, et inescaveno con doppia frode il rozzo volgo et anchora li dotti huomeni. E così non lassava veruno colore et imagine della divinità (la quale con diverse menzogne e bugie si sforciava di usurparla, et a sé attribuirla) con la quale non costringesse il rozzo et ignorante secolo a farsi adorare, et anchora le tirava con la lascivia.


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Libro detto Strega o delle illusioni del demonio
di Gianfrancesco Pico della Morandola
pagine 141

   





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