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      APISTIO Et io mi ricordo di havere udito narrare, se non me inganno, di Simone mago, il quale ebbe ardimento di vuolere andare per aria, imperò in sua malhora. Conciosia che, desiderando di vuoler salire sovra l'aria e fingendo di vuolere ascendere nell'alto cielo, e così sendo già portato molto in alto dalli demonii, per comandamento di Santo Pietro apostolo fu lassato venire con tanta freta giù in terra da detti malegni spiriti, che rompendosi tutte l'ossa fu spente della vita.
      FRONIMO E forsi anche hai udito di non so che Ethiopi, li quali haveano in usanza di impore il freno e la briglia alli dragoni, e dipoi, seggendo sovra della loro schina, venevano in Europa. Così se dice esser narrato da Ruggeri Bacchone. Ma pur creda quello vi pare il prudente e dotto lettore di questa cosa, acciò tu non pensi voglia ramentare li voli di Dedalo, li quali, se non sono semplice menzogne, sono al manco creduti come frodi et inganni del demonio, et anchora io tacio in che modo sparve Apollonio Tyaneo, dalla presentia di Domitiano Cesare. Oltro di ciò, se tu confessi fossero appo delli antichi li spiriti incubi e succubi, cioè che si dimostraveno in forma e figura di maschi e di femine, donando amorosi e lascivi piaceri in modo di ciascuno sesso alli miseri mortali, per quale cagione non vòi credere, che siano anchora simili spiriti ne' nostri tempi? conciosia che cotesto se conferma con tali e tanti testimonii li quali io gli rammentarò, sel ti piacerà. Quanto all'unguento, io credo lo sappi, perché diffusamente ne ha scritto il syro Luciano e l'africano Apulegio, uno in greco e l'altro in latino.


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Libro detto Strega o delle illusioni del demonio
di Gianfrancesco Pico della Morandola
pagine 141

   





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