Pagina (31/141)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E così per cotesti modi conducevano gli huomeni a stare stupefatti e maravegliosi delle loro operationi et inviluppavono quelli nelle precipitanti rovine delle sceleritade, sotto colore della sagrata religione. E perciò pigliavono varie forme e diverse figure. Così se può vedere e considerare Protheo figliuolo dell'Oceano appo de quasi tutti i poeti, lo quale se demostrò in forma di varii simulacri e figure, sicome dice Vergilio con lo testimonio di Homero, cioè che subito fu fatto horrendo porco e furiosa Tigre, squammoso dragone, et una lionessa con la fulvante e gialda cervice, e molte altre cose ramentano a lui, che lasso per brevità. Dimostra anchora Philostrato con alquanti dialoggi, qualmente appareveno quelli eccellenti Baroni, che furono occisi ad Ilio, al Vinitore. Così anche si ramenta in che modo apparesse ad Apollonio Tianeo una fantasma overo apparente figura della Empusa, cioè di una certa generatione di Larve, o sia spaventevole imagine avvotata a Diana, che vano, sicome se finge, con uno piede, e convertonse in varie figure, et alcuna volta, incontinente che si sono rappresentate, spareno e più non se vedono. Anchora dicesi come havesse conversatione una Larva, o sia Lamia, sotto colore di honorevole matrimonio, con Menippo Cinico, ma non già con quello, il quale seguitò Varrone nelle Satire. Conciosia che quello Licio è molto più antico di cotesto altro Menippo. Benché so che tu intendi quello significa Larva, pur anche io il voglio ramentare per parere di saperlo, et anchora per ramentarlo, se così hora hora non te occorresi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Libro detto Strega o delle illusioni del demonio
di Gianfrancesco Pico della Morandola
pagine 141

   





Protheo Oceano Vergilio Homero Tigre Philostrato Baroni Ilio Vinitore Apollonio Tianeo Empusa Larve Diana Larva Lamia Menippo Cinico Varrone Satire Licio Menippo Larva