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      Già puoco avanti havemo dechiarato che cosa siano cotesti spiriti et ombre. Ma quanto alle Lamie, ritroviamo in Esaia propheta il luogo delle Lamie, dove fa mentione del scontro delli demonii sucubi, cioè de quelli che se dimostrano all'huomeni in figura di femmine e così dano lascivi piaceri alli maschi, et istimano costoro che siano le Lamie di humana effigia dal mezzo in sù, e dal mezzo in giù dicono come rapresentano una certa bestiale figura. Alcuni Hebrei altrimenti scriveno, dicendo come se intende per le Lamie alcune ombre e spiriti furiosi, benché sia fatta mentione nelli Treni di Geremia propheta delle mamme, overo pope, della Lamia. Ma altri istimano sia derivato cotesto nome dal laniare e spaccare, et alquanti dalla lama, che vuol dire voragine, o ispaventevole profondità. E de quindi credono sia derivato quel detto di Horatio:
     
      Ne traggi il fanciul vivo de pasciutaLamia, del ventre.
     
      Anchor narrasi fussero già condutti nel spettacolo da Probo Cesare molte Lamie. In qual modo e figura fussi quella che ingannò Menippo, non si può facilmente così da altro luogo conoscere quanto da Philostrato. Il quale narra come fu ingannato esso Cinico da quella Lamia, quando ella fingeva di pigliarlo per marito e di pigliare amorosi piaceri con quello. Parimente io istimo fussi uccellato e schernito Apollonio, quando era pregato da quella non se incrodelisse nelli tormenti. Così era ingannato, perché istimava essere le Lamie molto facile a dovere amare l'huomeni, e dipoi pensava che grandemente brammassino di havere amorosi piaceri con essi, e non manco dipoi credeva che mangiassino le carni humane.


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Libro detto Strega o delle illusioni del demonio
di Gianfrancesco Pico della Morandola
pagine 141

   





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