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      DICASTO Non haver paura. Ma sta pur di buona voglia, e parla senza verun pavento. E non dubitare di me, conciosia che io ti servarò quanto ti ho promesso, cioè che non serai martoriata, se liberamente manifestarai tutte le tue malvagie opere, le quali non possono più esser nascoste, perché già ho li testimonii come tu sei in detto errore e peccato; et anchor tu l'hai confessato, sicome io grandemente desideravo.
      STREGA Deh, heimè. Già l'ho detto. Per quale cagione donque mi tormentati di volerlo anchora un'altra volta hora intendere?
      DICASTO Perché è bisogno di ritornarlo a confessare, non solamente inanti di duoi over di tre testimonii, ma anchora avanti di più, et al fine anche davanti di tutto il popolo, se desideri di schifare la pena tassata dalle leggie a voi che seti di questa maledetta compagnia, per tanti sacrilegii e tante scelerate opere che voi fatte. Vero è che già hai a me promesso di fare tutto quello che ti comandarò; et io te ho promesso, servando tu le promissioni antidette, di non consignarti nelle mani del giudice, il quale incontanente ti farebbe brugiare, così sendoli comandato dalle leggie. Hora non ti comando altro, eccetto che tu ramenti un'altra volta quelle cose che tu hai fatto colli demonii nel giuoco, o sia nel corso, come se dice volgarmente.
      STREGA O maladetto giuoco. O giuoco infelice per me. O mala sorte mia.
      DICASTO Non bisognano hora lagrime, non pianti, né anche gridi.
      STREGA Deh, per quella humanità et gentilezza che in voi se ritrova, priegovi non mi vogliate per hora più darmi fastidio.


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Libro detto Strega o delle illusioni del demonio
di Gianfrancesco Pico della Morandola
pagine 141

   





DICASTO Non STREGA Deh DICASTO Perché DICASTO Non STREGA Deh