DICASTO Addimandati voi, Apistio e Fronimo. Son contento la posseti interrogare, conciosia che hoggi sarà vostro questo spettacolo e cotesta impresa. Ma egli è ben vero che voglio esservi presente acciò la ammonisca, se uscisse fuori della carreggiata (sicome si suole dire), che ritorni alla via drita.
APISTIO Hor su, strega, dimmi: andasti mai al giuoco di Diana, overo di Herodiade?
STREGA Sì, sono bene andata al giuoco, ma che'l sia o di Diana, o di Herodiade non il so. Conciosia che più non ho udito ramentare quelli giuochi.
FRONIMO Già te dissi hieri, Apistio, come il demonio ingannava l'huomeni in diversi modi. Il perché in quel tempo, nel quale era adorata Diana dalle genti et era molto honorato e glorioso il nome di quella per il mondo, pareva una eccellente cosa di potervi essere annoverato fra le compagne di essa Diana. Benché imperò fossero dette vergini, nondimeno erano chiamate Nimphe, cioè spose, e così le piaceva di essere addimandate spose, ma maggiormente le aggradiva lo effetto et opra, ben che non fusse cercata con legitimo rito e costume. Conciosia che erano ivi continui stupri ed adulterii. Per il che scrive Homero nelli suoi versi sovente quella volgata sententia: Nella meschiata amicitia. Imperò favolescamente dicano, come li Dei falsi, overo quelli antichi baroni, ebbero amorosi piaceri con la compagnia di Diana, overo di un'altra Nimpha o di Napea o di Oreade o di Driade. Fengevano esser le Napee le Dee delle selve, delli colli e monticelli, e delli fiori, sicome dicevano essere le Oreade Nimphe delli monti, e le Driade Nimphe delli alberi.
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