APISTIO De chi sono?
STREGA Sono delli nostri nemici. Et anchora cavamo del vino fuori della vegge e delli vasselli, acciò possiamo bere. Et dipoi che havemo mangiato e ben bevuto, ciascun' addimanda il suo amoroso, cioè il demonio in forma di huomo, per satisfare alla sua libidinosa voglia; e così l'huomeni chiedeno le sue amorose, anche elli dimonii in effigia di bellissime polcelle e giovane, e in tal modo ciascun piglia amorosi piaceri e satisfa alle sue sfrenate voglie.
DICASTO Paiono a me illusioni e favole, quelle che dicono delli buoi.
FRONIMO Sono simili a quelle cose delle quali narra favolescamente colui...
APISTIO Che cosa?
FRONIMO Conosco che tu vuoi lo dica in volgare, quello che è scritto in greco. Hor su, così dice: Vanno e caminano e' cuoi, e muggisseno le carni delli buoi.
APISTIO Veramente sono simili. Che differentia è che camina sovra della terra il cuoio del bue, e che muggisseno e stridano le carni mezze cotte, da questo prestigio e finta imaginatione, cioè che piegata la pelle del bue già mangiata salisca sovra li piedi?
FRONIMO Concederono li antichi che mandasse la voce la nave di faggio di Argo, et anchor disseno che divinòe il cavallo di Achille. Ma colui chi non niega parlassi Xantho, cioè il cavallo di Hettore, istimamo che negarà il Pegasso, cioè il cavallo colle alli de Perseo, o il Dedalo, overo colui lo quale riportò maravigliose spoglie del mostro di Libia, il quale stracciava la tenerella aria colle stridenti ali?
APISTIO Ma se tu credi che voli essa strega, perché sorridi e tu ne fai beffe, quando tu leggi qualmente le Parrhasie penne portarono Perseo?
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