E così ho narrato questo essempio solamente, acciò io tacci quelle historie già narrate de quelli buoi delli Gentili, che parlarono.
APISTIO Deh, dimmi, strega. Noi sapiamo come non hanno li demonii carne né ossa: dunque come mangiano, beveno, e lussuriano? Su, respondi presto.
STREGA Sicome a me pare, sono simili, quanto alle parti vergognose, alla carne.
APISTIO Potresti darci un essempio di qualche cosa che sia simile a quelli suoi corpi?
STREGA Non lo so ben. Ma pur paiono assai simili alla stoppa, overo al bambagio, quando è costreto insieme e condensato. Così paiono quelli nel toccare, ma sempre sono imperò freddi.
APISTIO Hor seguita più avanti.
STREGA Poi eravamo satiati delli carnali piaceri, eravamo portati alle nostre case.
APISTIO Non ti veneva mai quivi a visitare?
STREGA E spesse volte. Anchor qualche volta, quando andava al mercato e ritornava, accompagnavammi. E ricordammi come, ritornando a casa un giorno su il tardo dal castello, essendo egli in mia compagnia, tre volte pigliassimo insieme amorosi piaceri avanti giongessi a casa.
APISTIO Quanto è discosto la tua casa dalle mura del castello?
STREGA Circa di un migliaro.
APISTIO Dunque non è maraveglia s'el si mostrò esso malvagio demonio in forma della molto libidinosa passera. Ma pur, Fronimo, io te dico il vero, anchora non posso capire con il mio ingegno, che vogliono significare cotesti tanto sozzi piaceri carnali.
FRONIMO Ti dirò la mia oppenione. Io penso che facci cotesto esso ingannatore dell'huomeni, per satisfare alle sfrenate voglie di quelle sfacciate et impudiche meretrici, le quali non hanno il timore de Iddio: che è quello freno che fa caminare l'huomo secondo il ragionevole appetito e giusto disio.
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Gentili APISTIO Deh STREGA Sicome APISTIO Potresti STREGA Non APISTIO Hor STREGA Poi APISTIO Non APISTIO Quanto STREGA Circa APISTIO Dunque Fronimo Iddio
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