Hor pensa come sono ingannati et uccellati dal demonio. E così narrava quello scelerato e maledetto incantatore di Don Benedetto avanti nominato. Il quale raccontava qualmente gli pareva di havere havuto maggiore delettatione con il demonio in questa finta imagine, chiamata da sé Armelina, che con tutte l'altri femine colle quali havea mai havuto lascivi piaceri. Et acciò non pensasti che con puoche se fussi impazzato, io ti voglio dire che questa sozza bestia, più presto così lo chiamarò che huomo, anchora havea havuto uno figliuolo della propria sorella. Io non dico cosa che sia secreta, conciosia che tutte queste cose che raccontarò sono iscritte nelli processi fatti di lui. Era tanto impazzito detto misero huomo in questo diabolico amore, e per cotal modo bestialmente brugiava di cotesta sua Armelina, cioè del demonio in forma di femina, che sovente l'havea in sua compagnia spasseggiando per la piazza, e così andaveno insieme ragionando sicome fanno duoi compagni insieme, benché non fussi veduta d'alcuno altro. Il perché sendo udito così ragionare, non sendo veduta quella, pensava chiunque l'udiva che fussi doventato pazzo. Deh, udite le scelerate opere, che costui faceva per amore di cotesta sua Armelina: non battiggiava li fanciullini quando gli erano portati, secondo la consuetudine de' Christiani, per dovere battiggiare, ma havendo finto de battiggiarli, così li rimandava a casa senza battesmo; non consacrava le hostie quando diceva la messa, benché fengesse di consegrarle e colli gesti e con un certo mormorio, per nascondere li suoi frodi, e così facevale adorare al popolo, non sendo consegrate.
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Don Benedetto Armelina Armelina Armelina Christiani
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