Anchora istimo non essere puoco a nostro proposito quello che racconta Pomponio Mela nella Descritione del Mondo, cioè che se ritrova un luogo dovi continuamente rispiandono grandi fuoghi nella oscura notte, et paiono esser ivi quasi esserciti di soldati che occupano ampio paese, et ivi siano fermati, suonando cimbali, tamburini, flauti e trombe, che paiono molto maggiore de quelli che usano l'huomini. Dimostravano anchora una similitudine di convito, l'incantamenti e magiche opere de Olisse, sendo sparso il sangue in torno in torno. Nel quale luogo vi venevono li Demonii, et si demostravano in diverse et varie figure. In qual modo diceva il Vinitore, che conversassi l'anima di Olisse cavata da Homero, coll'ombre et imagini di Protesilao e delli altri baroni, sicome dice Philostrato. Ma hora le scelerate e maladette streghe e stregoni de' nostri tempi cavano il sangue dalli fanciullini, e per maggior parte lo conservano nelli vasi, per fare quel maladetto unguento. E ben che paiono coteste cose assai sofficienti, per haver narrato il detto convito, non dimeno imperò voglio anchor soggiungere la Mensa di Achille.
APISTIO Che cosa serà mo' questa? stiammo pur ad udire.
FRONIMO Non ti maravigliare. Et anchora ti priego non vogli sprezzare quello che voglio narrare, conciosia che non fingo veruna cosa. Il perché se non mi vuoi credere, addimandalo tu a Massimo Tirio. Il che se tu farai, te lo raccontarà, ma anzi te lo dimostrarà colle sue carte scritte, cioè ti narrarà di una certa cosa iscritta per molti secoli, cioè avanti di mille anni, come ne' suoi tempi fu manifesta la Mensa di Achille, che era molto simile a quella delle streghe, dovi dicono che hora vi seggiono, mangiono e beveno.
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