DICASTO Di' tu pur da dovero, o per giuoco?
APISTIO Può esser questo, Dicasto, che tu istimi che io dica quello per iscrizo e giuoco, che ha creduto tutta la antiquità e tutta anchor la posterità? Io dico quello, che ancho confermano colli isperimenti et essempii li poeti, oratori, historici, leggisti, philosophi, theologgi, l'huomini prudenti, li soldati, li rustici e contadini; benché se ritrovano alcuni savioli, li quali, riputandosi più dotti e savii di tutti l'altri, che questo niegano.
DICASTO Dunque, sicome io vedo, tu hai mutato oppenione?
APISTIO Che bisogna più affirmarlo? Già te l'ho detto. E così, perché io ho vestito l'animo mio di un altro habito e vesta, e pare a me di haver ritrovato la verità di quello che prima non credevo in questa cosa, giacendo nella nera et oscura tenebra della ignorantia e della falsità, desidero grandemente di mutare il nome e di pigliarne un altro convenevole a questo nuovo habito, de cui hora son vestito.
DICASTO Molto mi piace. E così, per satisfare alla tua honesta voglia, ti darò un nome conveniente sì come addimandi. Dunque, per lo avenire serai chiamato Pistico.
APISTIO O quanto a mi piace questo nome. Hora così per ogni modo voglio esser chiamato.
FRONIMO Se più non ci resta cosa alcuna de cui tu habbi desiderio de intendere, egli è hora che ci partiamo, con buona licentia del Reverendo Padre Inquisitore, e che presto presto retorniamo al castello. Il perché, vale, reverendo padre.
DICASTO Ite in pace.
FINIS
Impresso in Bologna per Maestro Geronimo de Beneditti da Bologna.
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