Dell'anno della Incarnatione del nostro Signore M. D. XXIIII.
Del Mese de Aprile.
F. Leandro. Al candido Lettore. S.
Ti priego, Lettore prodo, dotto e saggio, di non vuolerti maravegliare, se ritroverai alcuna volta qualche errore in questa operetta, perché bisognarebbe che'l compositore et anchora il correttore havessero li occhi di Argo, et anchor sarebbe difficile cosa da puotere vedere e considerare tutti li defetti che occorreno nel compore delli libri et anchor nel corregere. Pur ne havemo quivi annotati alquanti di quegli paiono maggiori. L'altri menomi havemo lasiato alla tua gentilezza, acciò li correggi. Il perché, per quella humanità che in te se ritrova, non sarà grave a te di doverli porre la tua delicata mane, e fare verso di questo libro sicome voresti fusse fatto verso di uno delli tuoi, non biasmando né detrahendo a noi, sicome non haveresti aggrado che così fusse fatto a te. Il che se farai, sarai reputato vero coltore delle muse, et amatore della verità e senza passione e senza odio. Vale.
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