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      Il capitano generale mandò uno de li nostri a lui, acciò facesse li medesimi atti in segno di pace, e, fatti, lo condusse in una isoletta dinanzi il capitano generale. Quando fu nella sua e nostra presenzia, molto se meravigliò e faceva segni con un dito alzato, credendo venissemo dal cielo. Questo era tanto grande che li davamo alla cintura e ben disposto: aveva la faccia grande e dipinta intorno de rosso e intorno li occhi de giallo, con due cuori dipinti in mezzo delle galte. Li pochi capelli che aveva erano tinti de bianco: era vestito de pelle de animale coside sottilmente insieme; el quale animale ha el capo et orecchie grande come una mula, il collo e il corpo come uno camello, le gambe di cervo e la coda de cavallo; e nitrisce come lui: ce ne sono assaissimi in questa terra. Aveva alli piedi albarghe de la medesima pelle, che coprono li piedi a uso de scarpe, e nella mano uno arco curto e grosso, la corda alquanto piú grossa di quella del liúto, fatta de le budelle del medesimo animale, con uno mazzo de frecce de canne non molto longhe, impennate come le nostre. Per ferro, ponte de pietra de fuoco bianca e negra, a modo de frezze turchesche, facendole con un'altra pietra.
      Lo capitano generale li fece dare da mangiare e bere, e, fra le altre cose che li mostrette, li mostrò uno specchio grande de azalle. Quando el vide sua figura, grandemente se spaventò, e saltò in dietro e buttò tre o quattro de li nostri uomini per terra. Da poi gli dette sonagli, uno specchio, uno pettine e certi paternostri e mandollo in terra con 4 uomini armati.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131