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      Uno suo compagno, che mai volse venire a le navi, quando el vide venire costui con li nostri, corse dove stavano gli altri; se misseno in fila tutti nudi.
      Arrivando li nostri ad essi, comensorono a ballare e cantare, levando un dito al cielo e mostrandoli polvere bianca de radice da erba, poste in pignatte di terra, che la mangiasseno, perchè non avevano altra cosa. Li nostri li fecero segno [che] dovesseno venire a le navi e che li aiuterebbono [a] portare le sue robe, per il che questi uomini subito pigliarono solamente li suoi archi; e le sue femmine, cargate come asine, portarono il tutto.
      Queste [donne] non sono tanto grandi, ma molto più grosse. Quando le vedessimo, grandemente stessemo stupefatti. Hanno le tette longhe mezzo braccio; sono dipinte e vestite come [i] loro mariti, se non [che] dinnanzi a la natura hanno una pellesina che la copre. Menavano quattro de questi animali piccoli, legati con legami a modo de cavezza. Questa gente, quando voleno pigliare di questi animali, legano uno di questi piccoli a uno spino; poi véneno li grandi per giocare con li piccoli; ed essi, stando ascosi, li ammazzano con le frezze. Li nostri ne condussero a le navi disdotto tra maschi e femmine, e furono ripartite a le due parti del porto acciò pigliasseno de li detti animali.
     
      Di lì a 6 giorni fu visto uno gigante, depinto e vestito de la medesima sorte, da alcuni che facevano legna. Aveva in mano un arco e frezze. Accostandosi a li nostri, prima se toccava el capo, el volto e el corpo, e il simile faceva a li nostri, e dappoi levava le mani al cielo.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131