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      Li nostri avevano schioppetti e balestre, e mai non li poterono ferire. Quando questi combattevano, mai stavano fermi, ma saltando de qua e de là. Li nostri seppellirono lo morto e brusarono tutte le robe, che avevano lassate. Certamente questi giganti correno piú [dei] cavalli e sono gelosissimi de loro mogliere.
     
      Quando questa gente se sente male al stomaco, in loco de purgarse, se mettono ne la gola dui palmi e piú d'una frezza e gomitano colore verde mischiato con sangue, perchè mangiano certi cardi. Quando li dole el capo, se dànno nel fronte una tagiatura nel traverso, e così ne le bracce, ne le gambe e in ciascuno loco del corpo, cavandose molto sangue. Uno di quelli [che] avevamo presi, che stava ne la nostra nave, diceva come quel sangue non voleva stare ivi e per quello li dava passione. Hanno li capelli tagliati con la chierega a modo de frati, ma piú longhi, con uno cordone de bambaso intorno al capo, nel quale ficcano le frezze quando vanno a la cazza. Legano el suo membro dentro del corpo per lo grandissimo freddo. Quando more uno de questi, ge appareno X o dodici demoni, ballando molto allegri intorno al morto, tutti depinti. Ne vedono uno sovra li altri assai più grandi, gridando e facendo più gran festa. Così come el demonio li appare depinto, de quella sorte se depingono. Chiamano el demonio maggior Setebos, a li altri Cheleulle. Ancora costui ne disse con segni avere visto li demoni con due corni in testa e peli longhi che coprivano li piedi, gettare foco per la bocca e per il culo.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





Setebos Cheleulle