Pagina (30/131)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Hanno da l'altra parte della vela un legno grosso, pontino ne le cime, con pali attraversati, che il sostentano ne l'acqua per andare pių securi alla vela. La vela č di foglie de palma cucite insieme e fatta a modo della latina. Per timone hanno certe pale, come da forno, con un legno in cima: fanno della poppa prora e de la prora poppa; e sono come delfini nel saltar a l'acqua de onda in onda. Questi ladroni pensavano, a li segni che facevano, [che] non fossero altri uomini al mondo, se non loro.
     
      Sabato, a 16 de marzo 1521, dessemo, ne l'aurora, sovra una terra alta, lungi trecento leghe dalle isole de li Ladroni, la qual č isola e se chiama Zamal. El capitano generale nel giorno seguente volse dismontare in un'altra isola desabitata, per essere pių sicuro che era di dietro de questa, per pigliare acqua e qualche diporto. Fece fare due tende in terra per li infermi e fece li ammazzare una porca. Luni a 18 di marzo vedessemo da poi disnare venire verso di noi una barca con nove uomini, per il che lo capitano generale comandō che niuno si movesse, nč dicesse parola alcuna senza sua licenza. Quando arrivorono questi in terra, subito lo suo principale andō dal capitano generale, mostrandose allegro per la nostra venuta. Restarono cinque de questi pių ornati con noi; li altri andorono a levare alcuni altri, che pescavano; e cosė venirono tutti.
      Vedendo lo capitano generale che questi erano uomini con ragione, li fece dare da mangiare e li donō bonetti rossi, specchi, pettini, sonagli, avorio, boccasini e altre cose.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





Ladroni Zamal