Pagina (36/131)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se meravigliò: in ultimo li disse che voleva, se li piacesse, mandare seco due uomini, acciò li mostrasse alcune de le sue cose. Respose che era contento. Io ce andai con un altro.
     
      Quando fui in terra, il re levò le mani al cielo e poi se volse contro noi dui; facessemo lo simile verso de lui; così tutti li altri fecero. Il re me pigliò per la mano; uno suo principale pigliò l'altro compagno, e così ne menarono sotto un coperto de canne, dove era uno balangai longo ottanta palmi de li miei, simile a una fusta. Ne sedessimo sopra la poppa de questo, sempre parlando con segni. Li suoi ne stavano in piedi attorno attorno con spade, daghe, lance e targoni. Fece portare uno piatto de carne de porco con uno vaso grande pieno de vino. Bevevamo ad ogni boccone una tazza de vino: lo vino che li avanzava qualche volta, benchè fosseno poche, se metteva in uno vaso da per sè. La sua tazza sempre stava coperta; ninguno altro lì beveva se non il re e io. Innanzi che il re pigliasse la tazza per bere, alzava le mani giunte al cielo e verso de noi, e quando voleva bere, estendeva lo pugno de la mano sinistra verso di me (prima pensava me volesse dare un pugno) e poi beveva; faceva cosí io verso il re. Questi segni fanno tutti l'uno verso de l'altro, quando beveno. Con queste cerimonie e altri segni de amicizia merendassemo.
     
      Mangiai nel Venere Santo carne, per non potere fare altro. Innanzi che venisse l'ora de cenare, donai molte cose al re, che avevo portate: scrissi assai cose come le chiamavano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





Venere Santo