Quando arrivorno ne la città, trovorono infiniti uomini insieme con lo re, tutti paurosi per le bombarde. L'interprete li disse questo essere nostro costume, [che] entrando in simili luoghi, in segno de pace e amicizia e per onorare lo re del luogo, scaricavamo tutte le bombarde. El re e tutti li suoi se assecurorno; e fece dire a li nostri per lo suo governatore che [cosa] volevano. L'interprete rispose come el suo signore era capitano del maggiore re e principe [che] fosse nel mondo, e che andava a discovrire Malucco; ma per la sua buona fama, come aveva inteso dal re de Mazana, era venuto solamente per visitarlo e pigliare vittuaglia con la sua marcadanzia.
Li disse che in bona ora era venuto, ma che aveva questa usanza: tutte le navi che entravano nel porto suo pagavano tributo, e che non erano quattro giorni che uno giunco cargato d'oro e de schiavi, li aveva dato tributo; e per segno de questo gli mostrò uno mercadante de Ciama che era restato per mercadantare oro e schiavi. Lo interprete li disse como el suo signore, per essere capitano de tanto gran re, non pagava tributo ad alcuno signore del mondo, e se voleva pace, pace avrebbe e se non guerra, guerra. Allora el Moro mercadante disse al re: Cata, raja, chiba, cioè: Guarda bene, signore: questi sono de quelli che hanno conquistato Calicut, Malacca e tutta l'India Maggiore. Se bene se li fa, bene si ha; se male, male e peggio, come hanno fato a Calicut e a Malacca.
L'interprete intese lo tutto e dissegli che 'l re suo signore era più potente de gente e de navi che lo re del Portogallo, e era re de Spagna e imperatore de tutti li Cristiani e, se non voleva esserli amico, li mandaria un'altra fiata tanta gente che lo destrueriano.
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