Il Moro narrò ogni cosa al re. Allora li disse [che] se consigliarebbe con li sui, e nel dì seguente li responderebbe. Poi fece portare una colazione de molte vivande, tutte de carne, poste in piatti de porcellane, con molti vasi de vino. Data la colazione, li nostri retornorono e ne dissero lo tutto. Il re de Mazana, che era lo primo dopo questo re e signore de alquante isole, andò in terra per dire al re la gran cortesia del capitano generale.
Luni mattina il nostro scrivano insieme con l'interprete andorono in Zubu: venne il re con li suoi principali in piazza e fece sedere li nostri appresso lui. Li disse se più d'uno capitano era in questa compagnia, e se 'l voleva lui pagasse tributo a l'imperatore suo signor. Rispose de non, ma voleva solamente [che] mercatandasse con lui e non con altri. Disse che era contento; e, se lo capitano nostro voleva essere suo amico, li mandasse un poco de sangue del suo braccio diritto, e così farebbe lui, per segno de più vera amicizia. Rispose che lo faria. Poi lo re li disse come tutti li capi che venivano quivi se davano presenti l'uno con l'altro e se lo nostro capitano o lui doveva cominciare. L'interprete li disse poi che [se] lui voleva mantegnire questo costume, comenzasse; così comenzò.
Marti mattina el re de Mazana con lo Moro venne a le navi, salutò lo capitano generale da parte del re e disseli como el re de Zubu faceva adunare più vittuaglia [che] poteva per darnela, e come manderebbe, dopo disnare, uno suo nipote con due o tre de sui principali per fare la pace.
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