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      Sono circoncisi come li Giudei.
     
      In questa isola nasce la canfora, specie di balsamo, la quale nasce tra gli albori; e la scorza è minuta come le cipolle. Se la se tiene discoperta, a poco a poco diventa niente; e la chiamano capor. Lì nasce cannella, zenzero, mirabolani, naranci, limoni, chiacare, meloni, cocomeri, zucche, rafani, cevolle, scarlogne, vacche, bufali, porci, capre, galline, oche, cervi, elefanti, cavalli e altre cose. Questa isola è tanto grande, che si sta a circondarla con uno prao tre mesi; sta di latitudine al polo Artico in cinque gradi e uno quarto e in cento e settantasei e due terzi de longitudine da la linea de repartizione, e se chiama Burne.
     
      Partendone da questa isola tornassemo indietro per trovare un luogo atto per conciare le navi, perchè facevano acqua. Una nave, per poco vedere del suo piloto, dette in certi bassi d'una isola detta Bibalon, ma con l'aiuto de Dio la liberassimo. Uno marinaro de quella nave, non avvedendosene, despavillò una candela in un barile pieno de polvere de bombarda; subito la tolse fora senza danno nissuno. Seguendo poi lo nostro cammino, pigliassemo uno prao pieno de cocchi, che andava a Burne. Gli uomini fuggirono in un'isoletta. Finchè pigliassimo questo, tre altri fuggirono de dietro da certe isolette.
     
      Al capo de Burne, fra questa e una isola detta Cimbonbon, che sta in otto gradi e sette minuti, è un porto perfetto per conciare navi, per il che entrassimo dentro, e per [non] avere troppo le cose necessarie per conciare le navi, tardassemo quarantadue giorni.


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Relazione del primo viaggio intorno al mondo
di Antonio Pigafetta
Istituto Editoriale Italiano
1956 pagine 131

   





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