Le avventure di Giuseppe Pignata
fuggito dalle carceri
dell'Inquisizione di Roma
Traduzione diOlindo Guerrini
Con un saggio diAlessandro D'Ancona
Olindo Guerrini ha tradotto le memorie di Giuseppe Pignata nel 1872 servendosi dell'edizione pubblicata a Colonia nel 1725 col titolo Les aventures de Joseph Pignata echappé des prisons de l'Inquisition de Rome.
È cosa tanto nuova, e tanto poco credibile che un uomo abbia potuto fuggire, per sola sua industria, dalle prigioni dell'Inquisizione di Roma, che ho creduto di piacere al pubblico raccontandogli il modo con cui Giuseppe Pignata felicemente se ne liberò in Roma. Egli sbarcò in Amsterdam il 4 giugno 1694, ed avendo io letto il suo nome nella gazzetta dove s'era parlato della sua evasione come di cosa non mai prima accaduta, ebbi particolar cura di conoscerlo e di parlargli delle sue avventure. Le quali mi parvero tanto curiose, come parvero anche a tutti coloro ai quali ne parlai, che io ho ragione di sperare che la mia relazione piaccia al lettore; tanto più ch'egli può esser certo che sarà, parola per parola, tale e quale come se Giuseppe Pignata medesimo la facesse: e per questo l'introdurrò qui, come se parlasse in persona. Egli non volle entrare nelle particolarità delle cause della sua prigionia, poiché il terrore del Sant'Uffizio è così impresso fortemente nell'animo suo che, solo a parlarne, trema. Solo mi disse che mi racconterebbe come fece ad uscir di prigione e quel che gli accadde fino al giorno in cui, per grazia di Dio, si trovò in piena libertà.
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