Ma quando mio figlio sarà prete, sarò al coperto di tutte queste esazioni e miserie.
- Come! - gli dissi - solo per vostro interesse e non per la gloria di Dio, volete sacrificare vostro figlio all'altare? Così spesso i padri, accecati dall'avarizia, assassinano i figli! S'imaginano di aprir loro la via della fortuna ed invece li conducono alla rovina. Sappiate che i romani d'una volta, ed anche gli spartani, prima di destinare i figli ad un'arte o ad una professione, li conducevano per città e facevano veder loro tutti i mestieri, lasciandoli poi scegliere quello pel quale si sentivano maggiore inclinazione. Avete voi consultato quella del figlio? Sapete che gli piaccia la vita ecclesiastica più di un'altra? Ma non sapete che i padri sono responsabili davanti a Dio dei peccati che i figli commettono per mancanza di una buona educazione? E sono anche più colpevoli se li sforzano a prendere uno stato cui non siano chiamati. Prima di mettere il figlio nel sacerdozio occorre pensarci bene, poiché, una volta che ci sia, non ci sarà rimedio e se adempiesse male ai suoi doveri e che ne venisse scandalo, voi ne avreste tutta la colpa ed il rimorso.
- Lei parla benissimo - disse il contadino. - Io so che mio figlio ha una grande passione per la medicina, ma prima che egli giunga ad esser medico io sarò morto.
- Toglietevi di capo questa idea - replicai - poiché veramente vostro figlio è inclinato a questa professione e farà in poco tempo progressi grandissimi. Vedo bene che non sapete il proverbio latino, dat Galenus opes.
| |
Dio Dio Galenus
|