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      Gli risposi che m'avrebbe fatto un grande piacere.
      La sera dunque, mi fece mangiare certe prugne secche, conce non so con quale mistura che mi purgarono abbondantemente. Ne' due giorni seguenti mi fece fare un bagno d'erbe nel quale mi lavai tutto, poscia mi fece sudare davanti ad un fuoco d'acquavite. Questo rimedio mi fece uscir tanta scabbia che il mio corpo sembrava una piaga sola. Replicò due volte i rimedi e m'accorsi che infatti ne avevo vantaggio. Egli cercava intanto di tenermi di buon umore ed imparai da lui a dire Semper lustig, nunquam traurig,38 poiché ad ogni momento aveva queste parole in bocca e s'imaginava, con questo latino, di darsi l'aria di dotto.
      In questo tempo il conte e la contessa di Rabatta con parecchi signori e signore, vennero a Bilthaus. Mi colmarono di onori e di gentilezze sia a tavola, che al giuoco, od alle passeggiate lungo la Drava. Quasi tutti parlavano italiano e si dilettavano di sentire le mie avventure, mentre io era lietissimo di poter conversare così piacevolmente.
      Ebbi parecchie conversazioni particolari col signor conte De Rabatta che fu contento del disegno per la casa. Togliendo qualche cosa che gli parve superflua risolse di eseguirlo e l'anno dopo mio fratello mi scrisse che la fabbrica era già innanzi e che il conte di Rabatta gli diceva:
      - Oh, se vostro fratello fosse qui, avrei il più gran gusto del mondo a fargli vedere come il suo disegno è eseguito a puntino!
      Parlammo anche di alcuni affari che aveva in Italia e del miglior mezzo per dirigerli; quindi mi fece l'onore di occuparsi de' miei.


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Le avventure di Giuseppe Pignata fuggito dalle carceri dell'Inquisizione di Roma
di Giuseppe Pignata
pagine 170

   





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