Un giorno che avevamo dormito in una città, al di là della Chiusa di Pletz39 venne a dirmi di buon mattino che il suo cavallo era inchiodato e non poteva andare più avanti. Io gli risposi che ci pensasse lui e poiché avevamo fatto un contratto e preso la caparra, doveva condurmi fino al luogo designato. Vedendomi ben risoluto a costringerlo, andò alla stalla, sellò il cavallo ed io giunsi al momento in cui stava per partire. Dissi e feci inutilmente, poiché egli spronò il cavallo e mi piantò là senza la vettura per continuare il viaggio.
Finché costui era meco, mi serviva da interprete, ma dopo la sua partenza mi trovai imbrogliatissimo, senza carrozza e non sapendo domandarne. Andai alla chiesa dove parlai al curato in latino e gli narrai il sopruso usatomi dal vetturale e il bisogno di proseguire il viaggio.
- Non ci pensate - mi disse egli, con molta gentilezza. - Io vi darò un cavallo ed il mio servo che vi condurranno fino al passo del Tarvisio. Basta che diate un fiorino pel cavallo e la mancia al servo.
Accettai il partito credendo che ci fossero almeno due leghe e pagai anticipato, Ma non avevamo fatto che mezza lega appena allorché giungemmo ad una osteria dove il servo mi fece discendere dicendomi che aveva ordine di condurmi soltanto fino a quel punto.
- Come! - gli dissi - per mezza lega di strada il tuo padrone mi fa pagare come per due?
Mi rispose chiedendomi la mancia ed io gli gridai:
- Che! Va al diavolo tu, il tuo padrone e il cavallo! Meritereste tutti e tre, non la mancia, ma un carico di legnate!
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Chiusa Pletz Tarvisio
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