Il banchiere di Augsburg che mi pagò i 50 ducati per mio fratello, aveva altresì l'ordine di darmi lettere di raccomandazione pe' suoi corrispondenti dove volessi andare; il che egli fece, in modo che ebbi da per tutto ottimo indirizzo presso i mercanti.
Ma per tornare ancora al mio soggiorno in Augsburg, dopo che Pamaqueli m'ebbe fatto aver la spinetta, mi condusse un giorno in camera una bella ragazza dalla vita sottile e magnificamente vestita alla moda di Amburgo, con una grossa catena d'argento alla cintura, dalla quale pendeva una grande borsa di velluto col fermaglio d'argento. Il suo abito era coperto di pizzi e di galloni d'oro. Era pettinata, coi capelli di un bel biondo chiaro, e ne aveva molti, intrecciati e torti in cerchio dietro la testa, senza fontange.43 Aveva il corpo ben fatto ed un piccolo busto le cui falde cadevano sulla veste chiusa davanti con una treccia d'oro che si allenta ed allarga a piacere con bellissimo effetto.
Entrando, Pamaqueli disse:
- Signor Baldassarre, perdonatemi se mi permetto di condurvi in camera questa signorina. Essa è una mia scolara di lingua italiana e sapendo che nessuno la parla meglio di voi, desidera di conoscervi per profittare della vostra conversazione.
- Troppo onore signorina - risposi - e voi, Pamaqueli, non potevate farmi maggior favore che procurandomi questa conoscenza.
Dopo i primi complimenti si parlò dell'Italia e di altre cose e mi parve che la signorina fosse soddisfattissima della conversazione. Il mio ospite mi disse che era figlia del signor Meyer, celebre pittore, e nipote del Meyer agente della Serenissima Casa Elettorale di Braunschweig-Luneburg ed Hannover, e di più, Sindaco della Repubblica di Augsburg, così che, se volessi andare nell'Hannover, la conoscenza di questi signori mi sarebbe utilissima.
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