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      Anche questo si è veduto altre volte, con strana mescolanza di misticismo e di erotismo. Ma può anche darsi che la dottrina in sé fosse pura, ed alcuni seguaci grossamente la intendessero e nella pratica la deturpassero. Il fatto che alle dottrine del quietismo aderirono un cardinale, Pier Maria Petrucci, e molti insigni e pii ecclesiastici, e che in Francia ne vennero imputati persino il dotto e buon Fenelon, e la devota ed austera Maria de la Motte-Guyon, parrebbe favorire il dubbio che, se anche Molinos fu colpevole di eccessi, e questi potevano nascere dalle pericolose opinioni che professava, non ne erano però una necessaria conseguenza, e ad alcune anime ardenti d'amor divino era dato accostarvisi senza precipitare in carnali turpezze.
      Quando il Molinos fu arrestato, si afferma che gli si trovassero ben dodicimila lettere de' suoi devoti d'ogni parte del mondo. Fra questi come avviene, saranno stati i novatori ad ogni costo in odio all'autorità ed alla tradizione, e forse anche i pescatori nel torbido; ma anche molti spiriti avidi di innalzarsi sopra i sensi, in una età specialmente in che tanto poco spazio ove muoversi liberamente era lasciato al pensiero ed alla operosità umana, e l'uniformità monotona imposta alla vita richiamava naturalmente alla contemplazione. Del resto, se dobbiamo credere allo Stendhal nelle sue Promenades dans Rome, il molinosismo, o qualche cosa di consimile, era ancor professato in Roma al principio del secolo scorso: tanto difficile è sradicare dalla mente umana certe tendenze a spiegare, fuori del dogma, che addormenta e mortifica, il mistero della vita.


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Le avventure di Giuseppe Pignata fuggito dalle carceri dell'Inquisizione di Roma
di Giuseppe Pignata
pagine 170

   





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