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      L'EDITORE
     
      Le presenti Lettere, di cui noi facciamo una IV Edizione, ci sembrano molto opportune ad imprimere ne' Giovanetti la saggia massima = nulla di troppo =. Volere evidenza in tutte le cose è l'esporci al grave pericolo di traviar coll'orgoglio, che indocile per sua natura può indurci alla più deplorabile cecità. Nel raccomandar la lettura di questo aureo libretto, noi credemmo che assai bene vi stesse in fronte ciò che disse un illustre francese, certamente non sospetto di superstizione: = La Religione esige l'ossequio nostro, ma ragionevole: essa non ha in abborrimento una luce, che ci guidi sino al punto dell'impenetrabilità de' suoi Misteri; ma quando ci abbia per una via luminosa sino a questo segno condotti, nulla vi ha per parte nostra di più ragionevole, che il sottomettere il nostro intelletto all'obbedienza della Fede. = Du Marsais.
     
      I.
      Di molto aggradimento mi fu la notizia, che tu mi desti, o mio diletto Uranio, d'esserti con impegno e con amore dedicato allo studio delle scienze esatte, e di trovarle sommamente deliziose al tuo spirito, e tali che non mai noia o stanchezza, ma sempre in te producono un nuovo e maggiore incitamento. Io assai mi compiaccio, che a vieppiù confermare la nostra amicizia si aggiunga l'argomento dell'uniformità d'inclinazione nello stesso genere di studi, e ben consapevole de' tuoi talenti, mi congratulo colla nostra medesima scienza, avendo ferma fiducia di veder per te accrescersi qualche fronda a quelle nobili palme, ch'essa va mietendo sul suolo ove nacquero Galileo e Lagrange.


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Lettere scientifiche di Evasio ad Uranio
di Gabrio Piola
Editore Fiaccadori Reggio
1825, pagine 73

   





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