Questa parte sarà la meno apprezzata dalla comunanza de' leggitori, i più tra' quali neppur vi getteranno sopra uno sguardo; eppure è questa la parte che mi ha obbligato a una serie di letture ingrate, disamene e pesantissime. Da più di quattrocento son le sole fiabe e tradizioni italiane pubblicate in tedesco ed inglese, e meglio che dugentocinquanta le novelle popolari italiane finora venute in luce che io ho dovuto per ragione di questi riscontri leggere e compendiare: facendo altrettanto per le trecento che ora pubblico, e per le altre che ho pubblicate prima d'ora. Al quale lavoro se si aggiunga quello consimile durato sopra parecchie centinaia di storielle, leggenduole, poemetti e stampe popolari tradizionali, e una nuova lettura, con questi intendimenti fatta, di un gran numero di novelle italiane e di libri curiosissimi e fuori d'uso, senza contare quel che mi ci è voluto per non restare al buio delle tradizioni popolari non italiane; si avrà buon argomento per considerare se e quanto grave sia stata questa fatica per me, cui lo esercizio dell'arte salutare, le cure domestiche, e brighe e sopraccapi d'ogni maniera non lasciano briciol di tempo libero.
Ho ristretto alla sola Italia i miei confronti25 per far opera meno imperfetta: nel che ho avuto il suffragio di uomini competenti in questa materia. La lunga lettera del sig. Imbriani, che va da pag. 367 a pag. 448 del vol. IV, e le seguenti aggiunte mie venute su durante la stampa, concorreranno a mostrare quanto difficile sia far opera compiuta in codesto genere pur limitando il campo delle ricerche a un solo popolo e a una sola letteratura.
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Italia
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