W. R. S. Ralston, del Museo Britannico, che con sì felice successo ha popolarizzato in Inghilterra i canti e i racconti del popolo Russo.
Tra' siciliani poi rendo le più vive grazie al professore Vincenzo Di Giovanni dell'affetto operoso di cui mi ha dato prove generose e sentite; al Dr. Salomone Marino, che ha diviso con me una parte della faticosa correzione di stampa; al sig. Luigi Pedone-Lauriel, che mi ha resa possibile la lettura di libri ed opuscoli rari e difficilissimi ad avere in un isola come la nostra. Gli studi di storia siciliana devono molto a questo benemerito editore.
Nè vo' tacere di te, o Madre mia, a cui, oltre la vita e l'educazione devo questo amore per le tradizioni del popolo.
E con ciò pongo fine a queste povere pagine, augurando all'opera mia lettori cortesi, benevoli ed intelligenti.
Palermo, 23 dicembre 1874.
Giuseppe Pitrè.
DELLENOVELLE POPOLARI
«Le novelle hanno preso uno dei primi posti negli studi che fanno conoscere il passato del genere umano.»
Max Muller.
Non è senza viva trepidazione che io prendo a ragionare di novelle popolari in un paese come la Sicilia in cui questi studi compresi da pochi, fraintesi da molti, non curati dai più, non hanno avuto finora un solo cultore; e se non fosse l'amore caldissimo che mi sostiene per essi, io vi avrei già rinunziato fin dal primo istante che potei vederne le difficoltà. Imperciocchè, se malagevole opera è il raccogliere dalla bocca del popolo delle tradizioni, opera assai più malagevole è lo scriver su di esse per la parte che concerne le Fiabe e i Racconti.
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