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      Esuberanza di sentimento o di fantasia in alcuni narratori, feconditą di immaginazione o d'intelletto in altri hanno parte pił o meno a questo processo psicologico; moventi principali le diverse tempere degli uomini, le differenti guardature di cielo, le varietą di una natura magnifica, paurosa, terribile e pur sempre sublime. Ma, ciņ nondimeno, il fondo della novella rimane lo stesso, i protagonisti son sempre lģ a reggere le fila del dramma, e il racconto attraverso le aggiunte, le interpolazioni, le amplificazioni, lascia scoprire il tipo primitivo. La tradizione č unica ma varia, mobile, multiforme come il mare, che, lo stesso in fondo, si appresenta a ondate ora crespe, ora lisce, ora lucenti, cambiantisi sempre per forma ed anche per colore. In ogni paese la tradizione č divenuta paesana dimenticando la sua patria primitiva; ogni antica memoria si č dileguata, e qualunque narratore, dotto o indotto, la ripete come avvenuta nel suo paese, e, trattandosi di fatti non inverisimili, in persona del tale o del tal altro, al tal tempo e con quelle tali circostanze. Ogni popolo ha i suoi personaggi favoriti a cui appioppare cento storielle di sciocchezze, di furberie, di astuzie, di religiositą, di divozione, le quali, avvenute in un sol luogo, o non avvenute mai, presero qua e lą sviluppo e ferma stanza114. Perņ questi personaggi, differenti nei nomi si somigliano nella natura, perchč informati a un medesimo tipo. Quando noi Siciliani citiamo i nomi di quel Giufą, che un proverbio ci ricorda sempre come uno che ne avesse fatte di tutti i colori115, di Ferrazzano, che molti affermano di avere visto fino a ieri; quando i Napolitani ricordano col Pentamerone il loro Vardiello, e i Greci di Terra d'Otranto Trianniscia, e i Piemontesi Simonėtt, e i Toscani Giucca, e i Veneziani El mato, e i Tirolesi Turlulł, e i Lombardi Meneghino, e i Bolognesi con altri italiani Bertoldo e Bertoldino, e i Catalani Benoyt, e i Greci Bakalą116: tutti e Siciliani, e Napolitani, e Piemontesi, e Toscani, e Veneziani, e Lombardi, e Spagnuoli e Greci ecc. non ricordiamo che i differenti nomi di due stesse personalitą, raffazzonate sul tipo dello sciocco e dello scaltro indiano117. Guardiamoci dal restringere nei confini d'un tempo e di un luogo un personaggio, un racconto che puņ esser d'altri tempi e di altri luoghi.


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Primo
di Giuseppe Pitrč
pagine 500

   





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