Basta fermarsi un poco attentamente sopra qualcuna di queste novelle per persuadersi, i loro eroi con certe modificazioni, con qualche caratteristica nuova, non essere che gli dei, i semidei della mitologia ellenica, nella quale la mitologia della prima gente ariana si presenta, come a dire, in una seconda forma, non naturale, non spontanea, non nuova, con Omero, Esiodo ed altri illustratori della greca teogonia. Laonde codesti avanzi di miti «offrono elementi preziosi di comparazione con le antiche forme che l'immaginazione de' poeti e degli artisti ha rivestite di colori diversi e che sarebbe difficile l'interpretare senza l'aiuto delle tradizioni che hanno avuto esistenza. Gli antichi miti indicano sovente l'origine delle tradizioni ancora viventi, e certe leggende che son pervenute fino a noi danno argomento di risolvere l'enimma che presenta più d'una personificazione de' fenomeni celesti120».
Non entra nel campo di queste osservazioni, ne è della mia facoltà la prova di questo principio; illustri mitografi vi si son volti con profondità di dottrina e di acume, e chi facesse capo alle loro opere troverebbe largo pascolo alla sua curiosità ed a' suoi studi121. Ma, come a riprova del fatto, parmi acconcio mettere in evidenza alcuni di questi riscontri, che io verrò scegliendo tra i molti anzi moltissimi che potrebbero farsi. Non scrivendo, giova ripeterlo, pei dotti, io mi posso permettere di richiamare prima della tradizione vivente il mito quale ci viene rapportato dai poeti antichi, lasciando agli studiosi della Mitologia comparata la ricerca di questi miti presso i vari popoli di razza ariana, e la dimostrazione del processo per cui i fenomeni celesti osservati dai primi nostri padri rivestirono la immagine divina onde si presentano nella mitologia degli Arii122.
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