Iddi arristaru filici e cuntenti:
Nui semu ccà e nni munnamu li denti.
Palermo886.
VARIANTI E RISCONTRI.
Il fondo di questa novella è lo stesso della nov. 15 della Gonzenbach: Der König Stieglitz, (Il Re Cardello), ove il cominciamento è simile al Cavuliciddaru o allo Scavu di questa raccolta, come qui il cominciamento e le avventure del viaggio e gl'incontri coi romiti sono simili ad altri racconti di questa stessa mia raccolta. Nella Gonzenbach la mamma-draga che tiene il Re Cardiddu in suo potere costringe ad altre difficilissime ed impossibili incombenze la povera giovane Reginella, la quale è sempre consigliata dal Re Cardiddu. Egli la sera delle nozze fa morire la figlia della mamma-draga (che questa gli dà in moglie) mentre regge un torchio acceso, e fugge con l'amante; ed inseguito, trova sempre nuovi espedienti per liberarsi.
Una altra versione palermitana se ne legge col titolo di Spiccatamunnu nel Nuovo Saggio di Fiabe e nov. pop. sic. di Pitrè, n. V. Altra ne ho ms. di Montevago: Re Carlu d'Amuri.
Nella Giornata V, tratt. 4 del Cunto de li cunti: Lo turzo d'oro, sono anche vari punti di riscontro con questa. L'orca, p. e., per aver pretesto di divorare Parmetella le dà dodici sacchi di legumi mescolati insieme perchè essa fino alla sera separi i ceci dalle fave, i piselli da' fagiuoli ecc.; poi vuol ripiene le materasse: e Lampo e Tuono l'ajuta. Poi la manda con belle parole alla sorella per mangiarla, e Lampo e Tuono l'ajuta egualmente e non la fa mangiare. — Più diretto è il riscontro col tratt.
| |
Gonzenbach Der König Stieglitz Il Re Cardello Cavuliciddaru Scavu Gonzenbach Re Cardiddu Reginella Re Cardiddu Spiccatamunnu Nuovo Saggio Fiabe Pitrè Montevago Re Carlu Amuri Giornata V Cunto Parmetella Lampo Tuono Lampo Tuono
|