La matri va nni la casa di la vecchia, e la figlia cci cuntà' tuttu; e àppinu la gran cuntintizza, cà arristaru patruni di tutti cosi.
Iddi arristaru filici e cuntentiE nuàtri semu senza nenti.
Vallelunga943.
VARIANTI E RISCONTRI.
Una versione di Polizzi l'ho col titolo Li Cummari, ove invece d'una vecchia v'è un drago, a cui una delle due comari promette e poi cede una sua bambina. Altra versione meno vicina è nella Gonzenbach, n. 53: Von der schönen Angiola (La bell'Angiola). Le comari son sette, tutte gravide, aventi voglia di giuggiole. Una di esse, presa dalla mamma-draga, promette e poi dà a sette anni il bambino che le è nato. — Una versione toscana è nella Nov. fior. dell'Imbriani, n. XII, Prezzemolina, nome della bambina nata dalla donna che avendo mangiato prezzemolo nell'orto delle fate, presa da una di esse, dovette promettere il futuro nato. — Una napolitana è nel Cunto de li cunti, II, 1: Petrosinella: «Na femmena prena se magna li petrosine dell'huorto de n'Orca, e cu onto fallo, le promette la razza, che haveva da fare figlia Petrosinella: l'Orca se la piglia e la 'nchiude a na Torre. No Prencepe ne la fuie, en virtù de trè gliastre gavitano (sic) lo pericolo dell'Orca: e portata a la casa de lo 'Nnamorato, deventa Prencepessa.» — Una veneziana leggesi nelle Fiabe del Bernoni, n. XII, La Parzemolina; una bolognese, meno precisa, nelle Novelle pop. bolognesi della Coronedi-Berti: La Fola di Zuannein (Vi è una donna che dovea partorire, e costretta a promettere ad una fata o all'orca la figlia che dee nascere, mantiene la promessa.
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