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      Giovanni, la quale però è da accostare meglio alla nostra LXXIV. — BOCCACCIO ne fece in parte argomento della nov. 9, giorn. II del Decamerone. — Somiglia per qualche tratto alla nostra II. Le minacce del marito alla moglie che dava in luce bambine invece di bambini sono pure nella Fola dla maledizión di set fiù, della CORONEDI-BERTI. — In BASILE, IV, 8, è il desiderio di figlie femmine invece di figli maschi. In GONZENBACH, n. 28 è un principe che andato a caccia trova una bambina, figlia del Sole, in mezzo alle lattughe, e la chiama Lattughina, e l'educa. Per la scommessa e la vendetta vedi BERNONI, n. I: I due camerieri; se non che, quivi il marito abbandona la moglie e non l'ammazza.
      Lo scioglimento per l'utello ha dello scioglimento dell'Uccello che parla, n. VI della Novellaja fiorentina dell'IMBRIANI e di altre della presente raccolta, come la Rosamarina.
      Ervabianca con le sue sventure poi riconosciuta innocente, è da paragonare a Penta mano mozza del BASILE, III, 2. La cerva che nudrisce la bambina ricorre in molte novelle, ed è antica quanto e più della capra greca trovata dal pastore Lamone mentre allattava Dafni. Vedi il famoso libretto Dafni e Cloe. Ma come trovata da un romito, leggesi nell'VIII de' Dodici conti morali d'anonimo senese; Testo inedito del sec. XIII edito da FRANCESCO ZAMBRINI (Bologna, presso Gaetano Romagnoli, 1862): «El santo romito ricevette buonamente lo fanciullo così giovano com'elli era, ma molto fue pensoso di ciò, ch'elli non avea latte nè femina che 'l fanciullo potesse nutrire: sì che, istando in tale pensiero, piacque a la madre di Dio, che una cervia venisse a lui.


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Fiabe novelle e racconti popolari siciliani
Volume Secondo
di Giuseppe Pitrè
pagine 388

   





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