Il minore de' tre fratelli, come il pił coraggioso, scende in una voragine, e staą un anno un mese e un giorno prima di riuscire ad avere tre penne del pavone. Risalito, e datone una a ciascuno dei fratelli, essi lo uccidono ecc.
In DE GUBERNATIS, Nov. di S. Stefano, XX: La penna del pavone. Tre figliuoli vanno a cercar pel padre la penna del pavone; due uccidono il minore; «dov'egli fu sepolto, nacque un fusto di sanguine. Arriva a passare di lą un mugnaio; vede il sanguine vegeto e rigoglioso, e lo stronca per farsene una zampogna. Ma la zampogna canta cosģ:
Mugnaio mio tenetemi forte,
Sonatemi ben,
M'hanno morto nel bosco del M,
Senza un peccato e senza un dolor,
Per una penna d'uccello pavon.
Suona il signore del luogo; suona la consorte; suonano i figli; e in mano a loro la zampogna canta:
Fratello mio, tenetemi forte,
Sonatemi ben,
Tu m'hai morto nel bosco del M.
«L'erba ov'era il sangue rimase sempre fresca, poichč il fratello morto vi era sepellito.»
Ritrae della nostra la novella piemontese dell'ARIETTI: Storia dėl merlo bianc, dla bėla sunant e dėl cavai d' sett mija l'oura.
Nella nov. del DE GUBERNATIS, IV: Le tre mele, usa Bella, buttata nella fonte per essere uccisa per invidia, č presa da un'anguilla, la quale poi si muta in canna, e da quella canna esce una voce che dice: Adagio non mi far male.
SCHNELLER, n. 51, ne ha una versione del Tirolo italiano: Die Greifenfeder (La penna dell'uccello Sgriffone). Il re perdette a caccia il grifone, e mandņ i figli a prenderlo; il piccolo Giacomo vi riuscģ. Il suono č questo:
| |
Nov S. Stefano Storia Bella Tirolo Die Greifenfeder Sgriffone Giacomo
|