LXVIII
21
D. DARWINC. DARWIN
CXLIV
16
bisogna che preghiBisogna che pieghi
CXLV
20
spregatorispregiatori
CXLVIII
5
ciamusciamu
CLXXXVI
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svirchičatisvirticchičati
(Vedi pure nel vol. IV p. 457 [pagina finale – nota per l'edizione elettronica Manuzio].)
(1) Questa fiaba č la quinta di quelle che mi raccontň in Erice la fanciullina Maria Curatolo, della quale vedi a pag. 3, nota 5a del primo volume [nota 316 nell’edizione elettronica Manuzio]*. La novellatrice volea significare che questa fiaba č paurosa. La collocherei tra le novelline fanciullesche, se non l'avessi sentita raccontare anche dalla madre della Curatolo, la quale mi assicurň essere cosa seria e da non prendersi a gabbo. [*Tutti i rimandi si intendono riferiti all'edizione cartacea. – Nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(2) Due frati.
(3) Intendi: Presero una via cattiva, cattivissima.
(4) La fanciulla disse notru per nostru.
(5) Non importa, non fa nulla.
(6) Adesso ce ne andiamo qui a riposare. Si nella frase si nni jemu e simili in Trapani, Erice, Marsala e provincia, ha valore di nni nella frase siciliana nni nni jamu.
(7) Jardiari per ardere, bruciare, cuocere, mettere al fuoco, infocare. Piů sotto jardíu, ardíu, arse.
(8) Finito che ebbero di mangiar tutte queste pecore. Accabbata da acabbari. Vedi vol. I, pag. 3, nota 4 [nota 315 nell’edizione elettronica Manuzio].
(9) Susi per sůsiti, ŕlzati.
(10) Prendeva, il poverino, un pezzettino (di carne).
(11) Maria ecc. Io ve lo giuro: son davvero sazio. Maria! esclamazione comunissima di meraviglia, di dolore ecc.
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Vedi Manuzio Erice Maria Curatolo Manuzio Curatolo Nota Manuzio Intendi Presero Trapani Erice Marsala Jardiari Finito Manuzio Susi Prendeva Maria
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