(57) I diavoli correano pieni di paura (scantatizzi) presso di lui.
(58) Dapprima la moglie avea messo alla disperazione il marito, fin quasi a farlo uscir matto, ora poi il marito facea disperar lei come il cavallo che gira al maneggio.
(59) Sgranfugnari, dar grossi graffioni.
(60) Una copia di zolfo e fuoco, a guisa di scaturigine. Favara viene dall'arabo favar (lo scaturir dell'acqua).
(61) Ca a forza ecc. Il quale (Lucifero) a forza di codate e di cornate la bucherava e impiagava tutta (Pustema, postema).
(62) Ora la univa (la facea giacere) con Carnazza, il quale la soffiava e la faceva gonfiare come un otre, e poi legnate da levare il pelo (Tiritėmpiti ecc. per omatopea, voce imit. del suono delle bastonate). La faceva il dabbudā.
(63) Qui non dee entrare costui, questo becco zucco (o coll'effe, come dicono i Toscani).
(64) Paroli nėuri, parole nere, cioč incomprensibili, misteriose, magiche.
(65) Gira gira intorno intorno. Si scopre mare e mondo; trema Sole, trema Luna, e avvolge tutte cose la Fortuna.
(66) Chi giunge a quella sepoltura e guarda l'ossa (di Virgillo, vede che) il cielo s'annebbia, tuona ecc.
(67) Pinnula, pillola.
(68) Raccontata da Ninfa Lobaido e raccolta da Salomone-Marino.
(69) Il diavolo zoppo; uno de' diavoli creati dalla fantasia del volgo. Vedi vol. I, pag. 404 nota 1 [nota 1442 nelledizione elettronica Manuzio].
(70) A casa calda, all'inferno.
(71) Mi vo' torre d'una curiositā.
(72) Senza roba nč dote, proprio colla sola camicia; frase che si trova in bocca a chi vuole ad ogni costo una ragazza anche priva di dote; e a chi rimprovera alla moglie d'averla presa senza un quattrino.
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