(73) Insomma il demonio, che conosceva la vanità delle donne, intendeva fare in una volta il corredo della sposa.
(74) Rubbuna, qui accr. di roba.
(75) Fari la gula ecc. desiderare vivamente.
(76) Ella imbronciò.
(77) Davvero: non ho nulla. - No (mai).
(78) Salta come un tappo di maschio, cioè salta su, scatta come molla. (Màsculu, maschio da sparo, mortaretto).
(79) In asso, in aria.
(80) Vado ad incorporarmi.
(81) (Avrà) un gran complimento.
(82) Avea la cosa sicura; sapea d'averla nel carniere, a dirla coi Toscani.
(83) Uscite, altrimenti mi fate perdete la vita.
(84) No davvero; nè pure per sogno. Io non uscirò di qui neppure a schioppettate.
(85) È necessità che le fregate di V. M. facciano una salva. V. M. le faccia sparare.
(86) Del tutto guarita.
(87) Raccontata da Giovanni Patuano, cieco.
(88) Danne a me, dammene (di ciò che cuoci). 'Ammìnni, per damminni, aferesi.
(89) (La mammana) le ha riempito un piattino con quel che cocea.
(90) Spillongu o spirlongu, piatto largo e bislungo.
(91) Pi jiri a téniri, per andare ad assistere una partoriente.
(92) E scappano via.
(93) Come volete esser pagata a pugni o a pizzicotti? chiede la signora alla mammana. Pugnè e pizzichè, secondo la contatrice, parole di lingua francese.
(94) Dalla solita Messia.
(95) La fanciulla ci credette.
(96) Appiccicari, salire aggrappandosi.
(97) Viene la mammana per assisterla.
(98) Appena che la madrigna (la maestra) ode il bando, chiama il tamburino, (il banditore), e gli spinge innanzi la figliastra.
(99) Eh! figliuola, le dicono i servi, in brutte mani siete capitata!
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