(577) Cinturetti, anelli.
      (578) Mariulìggiu, mariuoleria.
      (579) Tajàti, guardate.
      (580) Prese D. Giuseppe Piru un po' di polvere della terrazza e la buttò sul capo alla volpe.
      (581) Me lo ha raccontato Angela Smiraglia, giovane sui 18 anni, villica.
      (582) Bada al pane; quando io tornerò riscalderemo il forno, e inforneremo il pane.
      (583) Io vo' esser seduta allato alla mia nipote.
      (584) Guricchia, della parlata, orecchio.
      (585) Affacciò un bel pergolato con uva matura.
      (586) Facea caldo, era caldo.
      (587) Scàccanu, riso rumoroso, sghignazzo.
      (588) Manzinò; in Palermo masinnò, vasinnò, altrimenti, se no.
      (589) Raccontata al sig. G. Di Giovanni da Felice Sciarrotta zolfataio.
      (590) Funnissima, profondissima. In Pal. funnutissima.
      (591) Restò spaventato al vedersi attorniato da un serpente assai grosso e da un leone.
      (592) Bucciacca, in Pal. biggiacca, carniera.
      (593) Accucciari, in Pal. aggucciari, coprire per far riscaldare. (Derivato da cuccia, letto di cane).
      (594) Appàttiri, in Pal. ammàttiri, imbattere, capitare, accadere.
      (595) Libbri, liberi (libirerai).
      (596) Una corda da legare.
      (597) Se n'andò a inginocchiarsi.
      (598) Liffiari, carezzare.
      (599) Si caricarono addosso, s'imposero al dosso.
      (600) Ma rimasero tutti spaventati quando videro che insieme con essi andavano anche ecc.
      (601) Mise fuori da bere per tutti.
      (602) Per gratitudine di avergli (il carbonaio) salvata la vita.
      (603) Il carbonaio intese di notte un rumore dietro la porta.
      (604) Quando il carb. vide che il rumore non cessava (Sbriava, sbrigava).