E li re si misoro per tornare in loro contrada.
31
De li tre Magi.
Quando li tre Magi ebbero cavalcato alquante giornate, volloro vedere quello che 'l fanciullo avea donato loro. Aperso[r]o lo bossolo e quivi trovaro una pietra, la quale gli avea dato Idio in significanza che stessoro fermi ne la fede ch'aveano cominciato, come pietra. Quando videro la pietra, molto si maravigliaro, e gittaro questa pietra entro uno pozzo; gittata la pietra nel pozzo, uno fuoco discese da cielo ardendo, e gittòssi in quello pozzo. Quando li re videro questa meraviglia, pentérsi di ciò ch'aveano fatto; e presero di quello fuoco e portarone in loro contrada e puoserlo in una loro chiesa. E tutte volte lo fanno ardere e orano quello fuoco come dio; e tutti li sacrifici che fanno condisco di quello fuoco, e quando si spegne, vanno a l'orig[i]nale, che sempre sta aceso, né mai non l'accenderebboro se non di quello. Perciò adorano lo fuoco quegli di quella contrada; e tutto questo dissero a messer Marco Polo, e è veritade. L'uno delli re fu di Saba, l'altro de Iava, lo terzo del Castello.
Or vi diremo de' molti fatti di Persia e de' loro costumi.
32
De li 8 reami di Persia.
Sappiate che in Persia àe 8 reami: l'ono à nome Causom, lo secondo Distan, lo terzo Lor, lo quarto Cielstan, lo quinto Istain, lo 6° Zerazi, lo 7° Soncara, lo 8° Tunocain, che è presso a l'Albaro Solo.
In questo reame à molti begli distrieri e di grande valuta, e molti ne vegnono a vendere in India: la magiore parte sono di valuta di libbre 200 di tornesi.
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